Papa Francesco: economia non lasci i malati “alla buona volontà del singolo medico”. “Anche la possibilità di piangere con fiducia aiuta la guarigione”

(Foto Vatican Media/Sir)

“Non bisogna permettere che l’economia entri così prepotentemente nel mondo della sanità al punto da penalizzare aspetti essenziali come la relazione con i malati”. A lanciare il monito è stato iI Papa, ricevendo in udienza, in Aula Paolo VI, i partecipanti al Congresso mondiale di ginecologia oncologica. Francesco, in particolare, ha espresso “tristezza e preoccupazione riguardo al rischio, piuttosto diffuso, di lasciare la dimensione umana della cura delle persone ammalate alla buona volontà del singolo medico, invece di considerarla – come è – parte integrante dell’attività di cura offerta dalle strutture sanitarie”. Al contrario, per il Papa, “lodevoli sono le diverse associazioni senza fini di lucro che pongono al centro le pazienti, sostenendo le loro esigenze e legittime domande e dando voce anche a chi, per la fragilità della sua condizione personale, economica e sociale, non è in grado di farsi sentire”. “Spesso si afferma giustamente che la relazione, l’incontro con il personale sanitario, è parte della cura”, ha sottolineato Francesco: “Che grande beneficio offre agli ammalati avere l’opportunità di aprire il loro cuore liberamente e confidare la loro condizione e situazione!”. “Anche la possibilità di piangere con fiducia, questo apre gli orizzonti anche alla guarigione, o almeno a portare bene la malattia”, ha aggiunto a braccio. Di qui la necessità di chiedersi, “nel concreto, come sviluppare questa grande necessità all’interno dell’organizzazione ospedaliera, fortemente condizionata da esigenze di funzionalità”.

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