Coronavirus: mons. Accolla (Cesi) agli operatori sanitari, “testimonianza di carità e anelito di speranza”

“Carissimi cappellani e operatori sanitari, in questo particolare momento, in cui assistiamo al diffondersi del ‘coronavirus’, a titolo personale e in qualità di vescovo delegato per la Pastorale della salute, intendo rivolgervi un particolare e sentito grazie per il vostro impegno a servizio di tanti fedeli e concittadini”. Inizia così il messaggio di mons. Giovanni Accolla, vescovo delegato della Conferenza episcopale siciliana(Cesi) per la Caritas e la Pastorale della salute. “L’epidemia in corso costringe un po’ tutti a cambiare stili di vita – prosegue mons. Accolla –, suscitando, in molte persone, preoccupazioni, isolamenti e in alcuni casi smarrimento e solitudine. Il vostro servizio audace e discreto diventa feconda esperienza di ‘testimonianza di carità e anelito di speranza’, coraggiosa espressione di corresponsabile partecipazione alla vita dei nostri concittadini. Le fragilità fisiche, comportamentali e spirituali che emergono per il diffondersi dell’epidemia ci coinvolgono nel non abbassare la guardia e ci richiamano a vivere nella carità, nella preghiera e nel servizio il dono della fede che abbiamo ricevuto. Suggerisco – ma sono certo che in molti vi siete già adoperati in tal senso – di incrementare e favorire, nel rispetto delle norme emanate dalle autorità civili, i momenti di preghiera personale all’interno dei presidi sanitari e nelle comunità ecclesiali con la recita del Santo Rosario e l’Adorazione Eucaristica”. “Invocando l’intercessione della Vergine Maria – conclude –, vi rinnovo i miei sentimenti di profonda e sincera gratitudine e vi benedico tutti nel Signore”.

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