Coronavirus Covid-19: Colombia, primo caso. Le indicazioni dei vescovi per le celebrazioni

Dopo che venerdì scorso il primo caso positivo di Covid-19, relativo a una diciannovenne di Bogotá, è stato reso noto, la Conferenza episcopale della Colombia (Cec), impegnata nei protocolli di prevenzione richiesti dalle autorità sanitarie nazionali, ha diffuso una nota con alcune indicazioni a seguire per le celebrazioni e le attività della Chiesa. Qualche ora prima erano già giunte delle simili indicazioni dall’arcidiocesi della capitale. Nel loro messaggio, i vescovi, dopo aver chiesto ai fedeli di stare calmi in questo frangente, chiedono ai sacerdoti che hanno problemi respiratori o altri sintomi del virus, di astenersi dal celebrare l’Eucaristia pubblicamente. Inoltre, i vescovi raccomandano ai sacerdoti e ai ministri dell’Eucaristia, il rigoroso lavaggio delle mani, l’uso di una mascherina e di disinfettanti antibatterici prima e dopo ogni celebrazione eucaristica, nonché di portare il viatico ai malati con le dovute precauzioni. Per il sacramento della penitenza o della confessione, la Chiesa raccomanda al sacerdote l’uso della mascherina e per il saluto della pace si suggerisce che sia fatto solo con un leggero inchino, senza abbracci e strette di mano.
“La comunione eucaristica deve essere ricevuta nella mano. I sacerdoti devono istruire i fedeli su come farlo, in particolare sulla necessità che il fedele porti alla bocca immediatamente l’ostia consacrata agli occhi del ministro”, si legge nella nota. Ancora, viene chiesto alle persone “oltre i 70 anni o coloro che soffrono di malattie che, in qualche modo, aumentano il rischio di infezione, di prestare particolare attenzione, inclusa la possibilità di astenersi dal partecipare alle celebrazioni liturgiche nelle chiese”. Viene, in ogni caso, lasciata libertà alle giurisdizioni ecclesiastiche del Paese di adottare altre misure ritenute pertinenti.

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