Vescovi nei cimiteri: mons. Tomasi (Treviso), “in preghiera per consolare il pianto di chi è nel lutto”

La benedizione di mons. Tomasi ai defunti al cimitero di Treviso (ph. Diocesi Treviso)

Una preghiera. Un Rosario meditando la morte in croce e la risurrezione di Cristo. L’affidamento al Padre di tutti coloro che “ci hanno lasciato senza che i propri cari e la comunità tutta potesse accompagnarli con la preghiera e la vicinanza”. L’invocazione allo Spirito perché “porti consolazione a quanti restano nel pianto e nel dolore”. Infine, la benedizione delle tombe. Gesti e preghiere che il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, ha compiuto, stamani al cimitero di Treviso, così come aveva chiesto di fare la presidenza della Conferenza episcopale italiana. Era da solo stamani il presule. “Sento fragilità e debolezza in modo particolare di fronte al mistero della vita umana, all’interno del quale è iscritto anche il momento della morte – sottolinea il vescovo -. È così per ogni vita, sempre, in questo tempo di prova in maniera particolare, in cui i gesti della pietà umana e cristiana ci vengono a mancare”. “Siamo forti, perché sperimentiamo la misericordia di Dio che non ci lascia soli, la sua forza che ci sostiene, il suo amore che ci consola e ci rinnova – aggiunge -. Siamo oggi in particolare comunione di fede e di preghiera con la diocesi di Bergamo, tanto colpita da questo male; siamo in comunione con tutta la Chiesa, in tutto il mondo, in particolare con i più poveri tra i poveri”. “Continuo – assicura mons. Tomasi – la preghiera al Signore Dio, per intercessione di Maria Santissima, perché ci aiuti, consoli il pianto di chi è nel lutto, accolga nella sua pace i fratelli e le sorelle defunti”.

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