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Coronavirus Covid-19: la preghiera dei vescovi europei, “non abbandonarci nel momento della prova”

“In questo difficile momento in cui siamo duramente messi alla prova dalla pandemia causata dal Covid-19”, a nome di tutti i vescovi del continente europeo, il card. Angelo Bagnasco e il card. Jean-Claude Hollerich, rispettivamente presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) e presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), elevano a Dio “Padre, Creatore del mondo, onnipotente e misericordioso” una preghiera per “chiedere aiuto, conforto e salvezza”.
I vescovi dell’Europa intera si uniscono così a Papa Francesco nel ribadire la vicinanza della Chiesa a tutti coloro che lottano a causa di questo focolaio: le vittime, le loro famiglie e tutti gli operatori sanitari, i volontari e i fedeli che sono in prima linea nella cura delle persone colpite per portare loro sollievo.
“Guarda ai tuoi figli – si legge nel testo della preghiera – che in questo difficile momento di sconcerto e smarrimento in molte regioni di Europa e del mondo si rivolgono a Te cercando forza, salvezza e sollievo, liberaci dalla malattia e dalla paura, guarisci i nostri malati, conforta i loro familiari, da saggezza ai nostri governanti, energia e ricompensa a medici, infermieri e volontari, vita eterna ai defunti. Non abbandonarci nel momento della prova ma liberaci da ogni male”.
Nel comunicato che accompagna la preghiera, Ccee e Comece ricordano quanto affermato dal card. Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, riguardo all’emergenza coronavirus: “È un momento propizio per comprendere il valore della fraternità e dei nostri legami reciproci in modo indissolubile”. Bagnasco e Hollerich invitano quindi tutte le persone, le famiglie e le comunità “a pregare e a comportarsi in modo responsabile per evitare la diffusione del virus e proteggere la vita”. Nella nota, infine, si annotano i recenti rapporti dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo i quali dal dicembre 2019 circa 130.000 persone provenienti da 126 Paesi del mondo sono risultati positivi al Covid-19. Più di 4.000 sono già morti. I segretariati dei due organismi europei stanno adottando misure precauzionali per garantire la sicurezza e la salute del loro personale e dei loro partner.

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