Coronavirus Covid-19: Gruppo Abele, attività limitate ma ancora attive. Appello per chi non può #rimanereacasa

“In questa fase storica in cui è necessaria la responsabilità di ogni cittadino, in cui è chiesto di restare in casa, c’è chi in casa non può permettersi di stare. Nel clamore mediatico suscitato dall’emergenza sanitaria, non possiamo perdere di vista la condizione in cui versano gli ultimi, quelli che una casa non ce l’hanno. I poveri, gli emarginati sono fuori fuoco rispetto al dibattito. Incredibilmente, ultimi due volte”. Lo afferma il Gruppo Abele, che continua a portare avanti le proprie attività a Torino, secondo le limitazioni previste dalla legge. “Stiamo tenendo aperto il nostro dormitorio femminile – ricorda –. Le nostre comunità continuano ad accogliere mamme, papà, bambini in difficoltà. Il centro di prima accoglienza non smette di incontrare persone con problemi di dipendenze e lo sportello per le vittime di tratta è operativo”. “A malincuore – precisano – siamo stati costretti però a limitare la nostra azione: molte attività hanno dovuto sospendere il proprio operato con una ricaduta sociale non certo indifferente”. Perciò fanno appello alla solidarietà per continuare a pensare a chi non può dare per scontato neanche il #rimanereacasa.

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