Decreti sicurezza: Acli, “bene conversione in legge, ora riforme sociali e nuove politiche di ingressi

“La conversione in legge dei nuovi decreti sicurezza è sicuramente una buona notizia e certifica, dopo la regolarizzazione straordinaria, che con questo Governo c’è stato un cambio di paradigma in materia di immigrazione”: con queste parole il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, commenta la conversione dei nuovi decreti sicurezza, votata dal Senato.
“Il successivo passo da fare è dunque quello di passare dal concetto di sicurezza a quello di inclusione agendo sulle leve delle riforme sociali e del lavoro”, afferma Antonio Russo, consigliere di Presidenza nazionale Acli con delega all’immigrazione. “Come promotori della campagna Ero straniero, crediamo sia, infatti, necessario superare il sistema introdotto dalla legge Bossi-Fini, che si è rivelato fallimentare in questi vent’anni: è arrivato il momento di promuovere una gestione degli ingressi per lavoro efficace e razionale, che consenta un incontro fra domanda e offerta di lavoro trasparente, che permetta ai cittadini stranieri di poter lavorare in maniera legale e dignitosa e faciliti l’assunzione regolare di personale da parte dei datori di lavoro. La mancanza di una legge adeguata alla gestione degli ingressi regolari per lavoro in Italia è infatti all’origine dei continui, e spesso mortali, viaggi in mare nelle mani dei trafficanti, nonché della creazione costante di irregolarità e del clima di perenne emergenza che ormai intossica ogni discussione sull’argomento”.

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