Brexit: Sturgeon (prima ministra scozzese), “estendere il periodo di transizione post Brexit”. Rischio-caos nei porti britannici

La nuova crisi provocata da una variante del virus individuata a sud est del Regno Unito rende imperativo estendere il periodo di transizione post Brexit. Parola di Nicola Sturgeon, prima ministra scozzese. Con un “tweet”, inviato ieri sera mentre scadeva l’ultimatum fissato dal Parlamento europeo per il raggiungimento di un accordo commerciale tra Gran Bretagna e Ue, la leader chiede a Boris Johnson di allungare i tempi. Tra dieci giorni, infatti, il Regno Unito rischia di ritrovarsi fuori dal mercato unico. “La grave situazione nella quale ci troviamo domanda la nostra completa attenzione”, scrive ancora la Sturgeon. “Sarebbe irresponsabile peggiorare le cose col Brexit”. La Gran Bretagna è uscita il 31 gennaio scorso dall’Ue ma si trova ancora in un periodo di transizione. Su Dover, soprattutto, e sugli altri porti del Kent si teme questa mattina il caos dopo che la Francia ha chiuso le frontiere con il Regno Unito per evitare l’arrivo della nuova variante del virus. Una confusione destinata a peggiorare se Michel Barnier e David Frost, impegnati nei negoziati post Brexit, non trovassero un compromesso su diritti di pesca e rispetto degli standard europei che sblocchi le trattative. Secondo la Bbc, oltre a un allungamento del periodo di estensione, come chiesto dalla Sturgeon, si potrebbe anche approvare in via provvisoria il trattato, che sarebbe quasi completo, in attesa che arrivi davanti al Parlamento europeo, anche se non è mai successo prima.

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