Coronavirus Covid-19: Codogno, a un anno dall’istituzione della zona rossa mostra “18 giorni” del fotografo Toniolo

Uno scatto della mostra “18 Giorni” del fotografo Marzio Toniolo

A un anno dall’istituzione della prima zona rossa italiana, il prossimo 30 gennaio verrà inaugurata a Codogno (Lodi) la mostra “18 giorni”, realizzata presso l’ex Ospedale Soave dal fotografo Marzio Toniolo insieme a Fondazione Soleterre e con il patrocinio del Comune di Codogno. Fino al 16 febbraio saranno esposte le fotografie attraverso cui Toniolo ha “immortalato” e raccontato in prima persona il primo lockdown italiano, trascorso in casa con la propria famiglia composta da quattro generazioni differenti. “L’obiettivo – spiega una nota di Fondazione Soleterre – è riflettere insieme sul passato, il presente e il futuro, attraverso i volti comuni e ordinari degli uomini, donne, anziani e bambini che per primi in Occidente sono stati colpiti dalla pandemia. Ad accompagnare le fotografie, pagine di diario e racconti intimi da una casa che diventa metafora di un intero Paese”. “Mi piaceva l’idea di mostrare il mio lavoro in modo differente dalle solite esposizioni fotografiche, cercando di creare un coinvolgimento emotivo forte”, afferma Toniolo. “Lo immagino più come un percorso esperienziale che una semplice mostra di immagini”, prosegue il fotografo e ideatore della mostra, secondo cui “l’idea di dare voce e spazio non soltanto alle mie fotografie, ma a chi come Soleterre lavora ogni giorno in prima linea per far fronte alle problematiche causate dal Covid-19 la trovo una scelta giusta e saggia”.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. Dal 30 gennaio, sul sito di Fondazione Soleterre, sarà inoltre possibile acquistare online le stampe autografate delle fotografie in tiratura limitata, il cui ricavato andrà a sostegno di Fondazione Soleterre che è impegnata con la propria rete di supporto psicologico Covid-19 a garantire su tutto il territorio nazionale assistenza a malati, familiari di vittime, operatori sanitari, studenti, genitori, persone in difficoltà economica e sociale a causa della pandemia, ma anche a tutti coloro che stanno affrontando un disagio o uno stato d’animo difficile.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori