Papa Francesco: a High Level Virtual Climate Ambition Summit, “arrivato il momento di un cambio di rotta. Non rubiamo ai giovani la speranza di un futuro migliore”

“L’attuale pandemia e il cambiamento climatico, che hanno rilevanza non solo ambientale, ma anche etica, sociale, economica e politica, incidono, soprattutto, sulla vita dei più poveri e fragili. In questo modo fanno appello alla nostra responsabilità di promuovere, con impegno collettivo e solidale, una cultura della cura, che metta al centro la dignità umana e il bene comune”. Lo dice Papa Francesco, in un videomessaggio in occasione dell’High Level Virtual Climate Ambition Summit, organizzato dalle Nazioni Unite, la Gran Bretagna e la Francia, in collaborazione con il Cile e l’Italia, a 5 anni dall’adozione dell’Accordo di Parigi. “Oltre ad adottare alcune misure che non possono più essere rimandate, è necessaria una strategia che riduca a zero le emissioni nette (emissioni zero-netto)”, ha aggiunto.
La Santa Sede, afferma il Pontefice, si associa a questo obiettivo muovendosi su due piani: “Da una parte, lo Stato di Città del Vaticano s’impegna a ridurre a zero le emissioni nette entro il 2050, intensificando gli sforzi di gestione ambientale, già in corso da alcuni anni, che consentono un uso razionale delle risorse naturali come l’acqua e l’energia, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, la riforestazione e l’economia circolare anche nella gestione dei rifiuti. Dall’altra, la Santa Sede s’impegna a promuovere un’educazione all’ecologia integrale. Le misure politiche e tecniche debbono unirsi a un processo educativo che favorisca un modello culturale di sviluppo e di sostenibilità centrato sulla fraternità e sull’alleanza tra l’uomo e l’ambiente”. In questa prospettiva, ricorda il Santo Padre, “ho inaugurato il patto educativo globale, per accompagnare le scuole e le università cattoliche, frequentate da oltre 70 milioni di studenti in tutti i continenti; e ho sostenuto ‘The Economy of Francesco’, attraverso cui giovani economisti, imprenditori, esperti nelle finanze e nel mondo del lavoro promuovano nuovi percorsi che superino la povertà energetica, che pongano la cura dei beni comuni al centro delle politiche nazionali e internazionali e che favoriscano la produzione sostenibile anche in Paesi a basso reddito condividendo tecnologie avanzate adeguate”.
Papa Francesco conclude: “È arrivato il momento di un cambio di rotta. Non rubiamo alle nuove generazioni la speranza in un futuro migliore”.

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