Natale 2020: Coldiretti, oltre 4 milioni i poveri senza pranzo. 230mila anziani in povertà assoluta

Sono oltre 4 milioni i poveri in Italia che nelle feste di Natale sono costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari a causa della crisi economica legata al Covid. È quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati della Fondazione Divulga diffusa in occasione della prima giornata della “Spesa sospesa del contadino”. La nuova ondata di contagi – sottolinea Coldiretti – “non limita solo la convivialità durante le feste di fine anno ma ha anche peggiorato la situazione di quanti si trovano in uno stato di precarietà”. A preoccupare è soprattutto la fascia di anziani over 65 soli in condizioni di povertà assoluta, ben 230mila secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Ma fra i nuovi poveri ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, persone impiegate nel sommerso che non godono di sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.
Secondo l’ultima indagine Eurobarometro nel quadro della pandemia di coronavirus, quasi un italiano su quattro (39%) afferma che la propria condizione finanziaria è negativa contro il 28% della media europea, mentre il 37% definisce cattiva la sua situazione lavorativa (rispetto al 24% della Ue). Le situazioni di difficoltà sono diffuse lungo tutta la Penisola ma le maggiori criticità – continua Coldiretti – “si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma condizioni diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove più duramente ha colpito l’emergenza sanitaria, stando agli ultimi dati Fead”.
Per il presidente Ettore Prandini “è necessario accelerare gli acquisti di cibi e bevande Made in Italy di qualità previsti dalle misure per l’emergenza Covid fortemente sostenute da Coldiretti per soddisfare le richieste di aiuto dei nuovi poveri”.

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