Giovani: Apg23, da lunedì in libreria un volume per i più piccoli su Sandra Sabattini, che nel 2021 sarà proclamata beata

Sarà nelle librerie italiane dal 14 dicembre il nuovo libro che accompagna i più piccoli nel conoscere Sandra Sabattini, giovane riminese che nel 2021 verrà proclamata beata. “Papa Francesco il 2 ottobre 2019 ha aperto la strada alla beatificazione di Sandra riconoscendone il miracolo che le veniva attribuito: la guarigione inspiegabile da un tumore maligno di Stefano Vitali, presidente dal 2009 al 2014 della provincia di Rimini”, ricorda una nota della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23). Era stato don Oreste Benzi a proporre: “Non sarebbe bello avere una prima fidanzata santa?”. E fu proprio il sacerdote riminese ad affidare all’intercessione di Sandra Sabattini la malattia di Stefano, chiedendo agli amici e ai membri della giovane Comunità Papa Giovanni XXIII una preghiera corale ed incessante. La cerimonia di beatificazione di Sandra, prevista per lo scorso 14 giugno, è stata rimandata a causa dell’emergenza Covid.
Il libro “Un, due, tre… Sandra!” (Sempre Editore) costituisce un percorso per bambini in 16 tappe; con illustrazioni colorate e testi semplici ma profondi racconta la bellezza spirituale della giovane, volontaria della Comunità Papa Giovanni XXIII, uccisa all’età di 23 anni da un incidente stradale. Era il 2 maggio 1984. “Nel libro, pensato per i bambini dai 3 ai 9 anni, Sandra invita a cogliere i doni preziosi di cui ha lasciato scritto nel proprio diario personale: l’amore per la natura, per la famiglia, gli emarginati dalla società. E poi ci sono la sua dedizione allo studio e allo sport, la generosità e l’umiltà”, spiega la nota. L’autrice Geppi Santamato era stata una delle amiche più strette di Sandra Sabattini”.
“Questo libro è da gustare insieme ai piccoli, che meglio sanno cogliere lo stupore di Sandra per il dono della vita, della natura, del Signore”, afferma Giovanni Paolo Ramonda, successore di don Benzi alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII, di cui anche Sandra aveva fatto parte. “Anche i ragazzi diversamente abili — continua —, a cui Sandra era molto legata, diventano in questo testo protagonisti di un popolo santo, quello che la beata non voleva più lasciare”.

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