Italia-Ue: Bei finanzia la costruzione di tre navi idro-oceanografiche della Marina militare. Tutela dell’ambiente e sicurezza della navigazione

Il ministero della Difesa italiano entra nella lista dei destinatari di un finanziamento della Banca europea degli investimenti. Con una operazione a livello europeo è stato infatti perfezionato un prestito di 220 milioni tra la Bei, il ministero dell’Economia e la Difesa, appunto, finalizzato alla costruzione di tre navi che saranno utilizzate dall’Istituto idrografico della Marina militare italiana di Genova. Il progetto, precisa una nota dell’istituzione finanziaria Ue orientata agli investimenti, prevede la “costruzione di una nave grande e due più piccole: sostituiranno quelle attualmente in esercizio (Magnaghi, Aretusa e Galatea), che hanno raggiunto o raggiungeranno a breve la fine della loro vita operativa. Le tre navi svolgeranno attività prevalentemente a favore della collettività: ricerca sul clima in ambiente marino e sicurezza della navigazione grazie all’opera di mappatura dei fondali necessaria per la produzione delle carte nautiche ufficiali delle acque italiane”. Delle tre navi, “la più grande verrà utilizzata soprattutto per la ricerca idrografica e oceanografica nel Mediterraneo e negli oceani ma anche nelle regioni artiche e antartiche”. Le due più piccole saranno destinate a operare essenzialmente nel mar Mediterraneo. La costruzione delle tre unità avverrà nel periodo 2021-2027.
Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei, afferma: “La difesa dell’ambiente è il pilastro dell’attività della Bei: come banca del clima siamo quindi molto soddisfatti di poter sostenere il ministero della Difesa in questo progetto nel settore civile. Le acque coprono il 70% del Pianeta, dallo studio di oceani e mari si ottengono le informazioni fondamentali per poter adottare a livello mondiale le decisioni opportune per arginare i fenomeni negativi del cambiamento climatico”.

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