Gmg 2000: card. Bassetti, “san Giovanni Paolo II ha accompagnato la Chiesa e l’umanità senza distinzioni”

“Voi non vi rassegnerete”: queste parole di san Giovanni Paolo II, a venti anni dal suo discorso ai giovani a Tor Vergata durante la Gmg del 2000 “sono le preoccupazioni della Chiesa di oggi. Quel ‘voi non vi rassegnerete’ deve risuonare nella nostra coscienza, che ci apra all’impegno concreto per gli altri, in particolare per chi soffre, è solo o lontano da Dio e non si accorge che Dio lo ama nella stessa misura in cui ama tutti”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, aprendo oggi, giorno in cui si celebra la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II, i lavori di un incontro online dal titolo “Voi non vi rassegnerete”, a vent’anni dal discorso di Giovanni Paolo II. “In quella bellissima spianata di Tor Vergata ero presente anche io, vescovo da poco. Le parole e i gesti di san Giovanni Paolo II furono la più grande sorpresa di quella serata” ha ricordato il cardinale. “San Giovanni Paolo II – ha aggiunto – ha accompagnato la Chiesa e l’umanità senza distinzioni e ci ha introdotto nel cambiamento d’epoca che attraversiamo ora con Papa Francesco”. Ai presidenti e fondatori di alcune delle maggiori associazioni e movimenti presenti in Italia e nel mondo, il presidente della Cei ha infine affidato le ultime parole di Giovanni Paolo II la notte del 19 agosto 2000: “Non disperdetevi!’. Lo ricordò per tre volte. Oggi non è tempo di particolarismi, divisioni, ma di solidarietà, responsabilità condivisa. Associazioni e movimenti hanno cercato di farlo ma devono farlo sempre di più. Oggi possiamo confermare un desiderio di amicizia che sappia mettere al centro il Signore Gesù e il bene comune delle persone, in un tempo che può apparire tragico della nostra storia”. L’evento, promosso dal Forum delle associazioni familiari, è stato introdotto dal presidente, Gigi De Palo, che ha sottolineato come “Giovanni Paolo II non parlava al presente ma al futuro. Quella era una profezia, perché questo è il tempo in cui non dobbiamo rassegnarci, in cui possiamo essere anche una presenza politica”.

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