Imprese: Istat, nel 2018 valore aggiunto pari a 806 miliardi (+3,4% sul 2017). Oltre la metà (55,9%) generata dai gruppi

Nel 2018 il valore aggiunto delle imprese industriali e dei servizi è cresciuto per il quinto anno consecutivo, facendo registrare un +3,4% sul 2017. Oltre la metà del valore aggiunto (55,9%) è generato dai gruppi di impresa. Nelle imprese appartenenti a gruppi il valore aggiunto per addetto ammonta a oltre 77mila euro contro 32mila delle imprese indipendenti. Lo comunica oggi l’Istat diffondendo i “Conti economici delle imprese e dei gruppi di impresa” per il 2018.
“Le imprese attive nell’industria e nei servizi di mercato – si legge nel report – sono 4,3 milioni e occupano 16,8 milioni di addetti, di cui 12 milioni dipendenti. Il 79,3% di queste opera nel settore dei servizi (67,8% degli addetti e 57,5% del valore aggiunto totale), l’11,5% nelle costruzioni (7,8% degli addetti e 6,2% del valore aggiunto totale), il 9,2% nell’industria in senso stretto (rispettivamente 24,4% e 36,3%)”.
Stando ai dati diffusi, il 95% delle imprese ha meno di 10 addetti, occupa il 43,9% degli addetti e produce il 27,5% del valore aggiunto totale. All’opposto, lo 0,1% ha 250 addetti e oltre, occupa il 23% degli addetti e produce il 34,8% del valore aggiunto.
Il 3,5% delle imprese è organizzato in strutture di gruppo che occupano circa un terzo degli addetti. In valori assoluti sono 152.124 (100.012 gruppi), hanno 5,8 milioni di addetti e 5,7 milioni di dipendenti. Il 2,1% delle imprese appartenenti a gruppi ha 250 addetti e oltre, occupa il 59,5% degli addetti e produce il 59,3% del valore aggiunto.
Nel 10,7% dei casi i gruppi sono controllati da un soggetto residente all’estero e per il restante 89,3% da soggetti residenti in Italia. I gruppi domestici rappresentano il 79,8% del totale dei gruppi, controllano una analoga quota (79,9%) delle imprese appartenenti a gruppi e assorbono il 42,2% degli addetti.
“La produttività media delle imprese – spiega l’Istat – è più elevata nei gruppi multinazionali con vertice residente in Italia (92mila euro ) rispetto a quelli con vertice all’estero (90mila euro) e a quelli domestici (57mila euro)”.
Da segnalare, inoltre, che nel 2018 è aumentato del 4,4% il numero degli addetti nelle imprese con 250 o più addetti; è cresciuto in media del 3,7% il costo del personale, del 2,9% nei gruppi di imprese che hanno fatto registrate un costo del lavoro per dipendente più elevato di quello delle imprese nel complesso (45mila 900 euro nei gruppi contro i 36mila 300 euro del dato medio nazionale).

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa