Il presidente della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia (Ceama) e arcivescovo emerito di Huancayo, card. Pedro Barreto, che fu vicepresidente dell’episcopato peruviano assieme a mons. Prevost, in un’intervista concessa all’emittente peruviana Rpp, ha messo in evidenza che l’elezione di Leone XIV come nuovo Papa è il risultato della sua vicinanza a Francesco e ha sottolineato con forza il profondo legame del Santo Padre con il Perù, Paese di cui è cittadino e nel quale ha esercitato il suo servizio pastorale.
“La sua elezione è stata favorita dalla cieca fiducia che Francesco aveva in lui: lo ha nominato prima vescovo di Chiclayo e poi prefetto del Dicastero per i vescovi, una posizione chiave che lo ha reso il suo braccio destro”, ha spiegato il porporato, il quale ha aggiunto che il card. Prevost dialogava settimanalmente con Francesco per diverse ore nel suo ruolo di prefetto, il che gli dava una prospettiva globale unica sulle sfide della Chiesa: “È il cardinale che ha trascorso più tempo con lui. Francesco ha visto in lui qualità strategiche per il futuro della Chiesa”.
“Ha chiesto allo Spirito Santo di illuminare i cardinali e loro lo hanno scelto a maggioranza”, ha ribadito Barreto, che ha aggiunto: “Non sapremo mai esattamente quanti ne ha ottenuti, ma credo che avrà ottenuto 100 o più voti”, ha detto. Questo dimostra un “segno di coesione e di unità in un mondo così frammentato”.