Firmato, nei giorni scorsi, il protocollo d’intesa tra la Caritas diocesana di Roma e l’Associazione Sport senza frontiere Ets per lo sviluppo di attività sportive, ludiche e ricreative a sostegno dei minori ospiti delle strutture Caritas. Lo sviluppo coordinato e integrato delle attività sportive, ludiche, formative e divulgative, a sostegno dei minori, in particolare degli ospiti delle strutture di Caritas Roma. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto dalla Caritas diocesana e dall’Associazione Sport senza frontiere Ets allo scopo di realizzare progetti ed eventi dal contenuto formativo e divulgativo su temi comuni. Il protocollo – sottoscritto da Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, e Alessandro Tappa, presidente di Sport senza frontiere – intende favorire la pratica sportiva accessibile a tutti quale strumento di educazione, prevenzione, inclusione e coesione sociale, in modo particolare nei confronti di minori in condizione di disagio socio-economico e a rischio di esclusione ed emarginazione. “A Roma – ha detto Giustino Trincia – la povertà educativa e i fenomeni di devianza giovanile, spesso legati alle dipendenze da sostanze e dalle scommesse legate al gioco d’azzardo, rappresentano una priorità per l’azione pastorale della nostra Chiesa. Solo un’alleanza educativa tra quanti operano per e con i giovani, con istituzioni, scuola, volontariato e privato sociale, può favorire lo sviluppo di modelli positivi che offrano ai ragazzi nuove opportunità. Tra queste, l’attività sportiva è tra le più efficaci dal punto di vista educativo in modo particolare nei quartieri più periferici, ove si riscontrano gravi carenze di strutture e luoghi di aggregazione”. “Siamo molto soddisfatti della firma del protocollo d’intesa con Caritas Roma, un accordo di grande rilevanza – ha sottolineato Alessandro Tappa -. All’azione che svolge Caritas sul territorio cittadino, affrontando le problematiche sociali da molteplici prospettive, si unisce l’azione di Sport senza frontiere, che utilizza lo sport come strumento di inclusione sociale, potenziando così, in modo sinergico, gli interventi di supporto rivolti ai minori in condizioni di disagio socioeconomico e alle loro famiglie fragili. È davvero il caso di dire che l’unione fa la forza: insieme, vogliamo offrire alla città di Roma una risposta concreta alle molteplici forme di disagio e difficoltà che colpiscono le fasce più vulnerabili della popolazione”.