
Nel presentare il Rapporto 2025 del Consiglio d’Europa, il segretario generale Alain Berset sottolinea: “Questo rapporto esce in un momento in cui troppi europei sono arrabbiati e spaventati. Arrabbiati perché vedono la democrazia sgretolarsi, crisi dopo crisi, con nient’altro che disprezzo per lo stato di diritto e i diritti umani. Hanno anche paura perché si sentono esclusi dalle decisioni che plasmeranno il futuro del loro continente. E come potrebbe essere altrimenti, quando l’ordine basato sulle regole emerso dopo la seconda guerra mondiale si sta disfacendo davanti ai nostri occhi?”. Berset afferma: “Le mie priorità sono chiare: stare al fianco dell’Ucraina nella sua lotta per la libertà e la giustizia; rivitalizzare le nostre democrazie sotto pressione; e mantenere l’intera famiglia europea forte e unita”. “Ora, più che mai, abbiamo bisogno che il Consiglio d’Europa sia il faro nella tempesta: 46 orgogliosi Stati membri, uguali nella loro diversità, in una posizione unica per contribuire a plasmare la futura architettura geopolitica e di sicurezza dell’Europa”. Una “vera sicurezza” significa, a suo avviso, “istituzioni resilienti di cui le persone possano fidarsi, leggi che si applicano equamente a tutti e il tipo di stabilità che consenta alla democrazia di crescere. Con l’evolversi delle sfide che le nostre società si trovano ad affrontare, significa anche affrontare questioni come la migrazione, la sicurezza informatica, il terrorismo, la tratta di esseri umani e altro ancora”.