Leone XIV: ai giornalisti, “uscire dalla torre di Babele, da linguaggi senza amore, ideologici o faziosi”. Serve “responsabilità” su intelligenza artificiale

“Oggi, una delle sfide più importanti è quella di promuovere una comunicazione capace di farci uscire dalla torre di Babele in cui talvolta ci troviamo, dalla confusione di linguaggi senza amore, spesso ideologici o faziosi”. Ne è convinto il Papa, che nella sua prima udienza pubblica, dedicata ai giornalisti, ha detto loro: “Il vostro servizio, con le parole che usate e lo stile che adottate, è importante. La comunicazione, infatti, non è solo trasmissione di informazioni, ma è creazione di una cultura, di ambienti umani e digitali che diventino spazi di dialogo e di confronto”. “E guardando all’evoluzione tecnologica, questa missione diventa ancora più necessaria”, ha proseguito il Pontefice scendendo più nei dettagli: “Penso, in particolare, all’intelligenza artificiale col suo potenziale immenso, che richiede, però, responsabilità e discernimento per orientare gli strumenti al bene di tutti, così che possano produrre benefici per l’umanità. E questa responsabilità riguarda tutti, in proporzione all’età e ai ruoli sociali”.

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