Gaza: Unicef e Wfp, “catastrofe incombente: rischio carestia per i bambini”

Le popolazioni nella Striscia di Gaza sono a rischio carestia a causa della ripresa dei combattimenti, i valichi di frontiera sono ancora chiusi e il cibo è pericolosamente scarso. La fame e la malnutrizione si sono intensificate notevolmente da quando, il 2 marzo, è stato bloccato l’accesso a tutti gli aiuti, annullando i chiari progressi umanitari registrati durante il cessate il fuoco all’inizio dell’anno. La denuncia è dell’Unicef che cita il rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) pubblicato oggi. Per il rapporto 470.000 persone a Gaza stanno affrontando una fame catastrofica (Ipc Fase 5) e l’intera popolazione sta vivendo una situazione di insicurezza alimentare acuta. Il rapporto prevede anche che un numero allarmante di 71.000 bambini e più di 17.000 madri avranno bisogno di cure urgenti per la malnutrizione acuta. All’inizio del 2025, le agenzie hanno stimato che 60.000 bambini avrebbero avuto bisogno di cure. “Le famiglie di Gaza stanno morendo di fame mentre il cibo di cui hanno bisogno è fermo al confine. Non possiamo farli arrivare a causa del nuovo conflitto e del divieto totale di fornire aiuti umanitari imposto all’inizio di marzo”, ha dichiarato la Direttrice Esecutiva del World Food Programme Cindy McCain. “È indispensabile che la comunità internazionale agisca con urgenza per far affluire nuovamente gli aiuti a Gaza. Se aspettiamo che venga confermata la carestia, per molte persone sarà già troppo tardi”. La stragrande maggioranza dei bambini di Gaza si trova in condizioni di estrema deprivazione alimentare, come confermato da 17 agenzie Onu e Ong nel rapporto Ipc. Per la Direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell “Il rischio di carestia non arriva all’improvviso. Si manifesta in luoghi dove l’accesso al cibo è bloccato, dove i sistemi sanitari sono decimati e dove i bambini sono lasciati senza il minimo indispensabile per sopravvivere.  Fame e malnutrizione acuta sono una realtà quotidiana per i bambini della Striscia di Gaza- Abbiamo ripetutamente messo in guardia da questa prospettiva e chiediamo ancora una volta a tutte le parti di evitare una catastrofe”. I valichi di frontiera con Gaza sono stati chiusi da oltre due mesi, più di 116.000 tonnellate metriche di assistenza alimentare – sufficienti a sfamare un milione di persone per un massimo di quattro mesi – sono già posizionate nei corridoi degli aiuti, pronte per essere portate. Centinaia di bancali di trattamenti nutrizionali salvavita sono inoltre preposizionati per l’ingresso. L’Unicef e il Wfp esortano tutte le parti a dare priorità ai bisogni dei civili e a consentire l’ingresso immediato degli aiuti a Gaza, rispettando gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale.

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