San Francesco di Paola: il card. Montenegro alla chiusura delle celebrazioni, “La nostra devozione per lui deve diventare imitazione”

Concluse ieri, 4 maggio, le celebrazioni religiose per i festeggiamenti in onore di san Francesco di Paola, che hanno visto il card. Francesco Montenegro, vescovo emerito di Agrigento, presiedere la messa delle ore 9,30, l’episcopato calabrese ed il provinciale dei Minimi, padre Francesco Trebisonda, che nel saluto iniziale ha ricordato “il legame dei Minimi con la terra di Sicilia di cui Francesco e compatrono”. All’inizio della celebrazione il cardinale, indicando la croce sull’altare proveniente da Cutro, ha voluto ricordare “i fratelli morti in mare, quelli che sono ancora per strada e quelli che arriveranno”, invitando ad “aprire il cuore a tutti”. Il card. Montenegro nella sua omelia ha evidenziato l’attualità di san Francesco di Paola, “La carità di Francesco faceva toccare con mano la misericordia e la tenerezza di Dio”, aggiungendo, “La nostra devozione per lui deve diventare imitazione”, concludendo che come lui dobbiamo “essere le braccia di Dio”.

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