Pedofilia e pedopornografia: Roccella (ministra Famiglia), “aiutiamo i nostri ragazzi a capire i pericoli del web”

“Ringrazio il presidente Ernesto Caffo e l’impegno suo e di Telefono Azzurro su questo fronte, porto i saluti della presidente Meloni che mi ha chiesto di rappresentarla. Questo è un incontro che cade in una occasione duplice, perché oggi è la Giornata nazionale contro pedofilia e tra pochi mesi compirà vent’anni il Servizio 114 incardinato nella Presidenza del Consiglio e gestito proprio da Telefono Azzurro”. Così la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella nel suo intervento durante la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio a Roma. “Trentamila casi finora i casi gestiti, un numero esorbitante. Ma è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che per timore e pudore spesso non arriva alla denuncia – ha osservato la ministra -. Ho visto di recente delle situazioni di ombra, capacità di arrivare a bambini non in situazioni di disagio, che consideriamo protetti. Necessario migliorare e cambiare i mezzi di contrasto a questo fenomeno, la Rete è la nuova sfida, gli scambi di materiale video e foto sono enormi e vogliamo rendere visibile il rischio”. “Dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a capire il duplice volto del web – ha aggiunto Roccella citando Giorgia Meloni – e metterli in guardia da cyberbullismo e pornografia. Come Ministero della Famiglia abbiamo spesso parlato di emergenza educativa, perché sempre più spesso i bambini per informazioni e valori si rivolgono al gruppo dei pari, c’è una perdita di autorevolezza delle figure genitoriali e degli adulti. Questo non aiuta nell’educazione delle nuove generazioni. Il gruppo dei pari non ha le competenze per valutare il rischio che esiste sulla rete a cui spesso chiedono consiglio e aiuto”.

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