Pedofilia e pedopornografia: Roccella (ministra Famiglia), “importante non solo il contrasto ma anche l’educazione. Ascoltare i giovani e lavorare in sinergia”

“È importante non soltanto il contrasto ma anche l’educazione, rafforzando il ruolo della famiglia e della scuola nella trasmissione delle conoscenze su questo fronte. Sempre a proposito delle sinergie che possiamo mettere in campo necessita di una rete capace di raccogliere il disagio dei ragazzi: ed è al centro del Piano nazionale di contrasto alla pedofilia 2022-2023, che è a sua volta al centro dell’azione del Governo. Il Piano mette al centro la formazione continua degli operatori, campagne di informazione e la responsabilizzazione degli stakeholders”. Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella nel suo intervento durante la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio a Roma. “È importante e di grande utilità la diffusione dei risultati e degli studi del Servizio 114 di Telefono Azzurro. Altrettanto utile è guardare alle prassi degli altri Paesi, perché non siamo certo i soli a dover combattere questo fenomeno. Gli esperti nazionali che lavorano nell’Osservatorio dell’infanzia e dell’adolescenza a sua volta inserito con l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e tutte le agenzie preposte al contrasto: si tratta di mettere tutto a rete, dalle amministrazioni pubbliche locali ai ministeri. Affrontare il fenomeno con uno sforzo sinergico”, ha aggiunto la ministra. “Uno dei punti fondamentali è l’ascolto dei giovani, sviluppare i nostri piani di contrasto con loro accogliendone i suggerimenti e le suggestioni. Vorrei concludere ringraziando tutti gli operatori, i volontari e le realtà a partire da Telefono Azzurro e il suo presidente Ernesto Caffo, per gli sforzi quotidiani su questo fronte. Posso dire che tutto il Governo è impegnato su questo tema. Un Governo voluto dagli italiani e che si occuperà nei prossimi quattro anni di questo tema, forse anche perché alla guida c’è un presidente del Consiglio che è donna e madre e quindi ha una sensibilità ulteriore”, ha concluso Roccella.

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