Ue: Stoccolma, delegazione delle Chiese europee incontra ministro Forssmed per la presidenza svedese. Ucraina, ambiente e migrazioni al centro dei colloqui

Delegazione Comece e Kek a Stoccolma (Foto Comece)

“Profonda preoccupazione per la drammatica situazione in Ucraina, esprimendo pieno sostegno per una continua e concreta solidarietà umanitaria, politica e finanziaria dell’Ue nei confronti dell’Ucraina”. È quanto ha espresso ieri a Stoccolma una delegazione ecumenica, in rappresentanza della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece) e della Conferenza delle Chiese europee (Kek), al ministro svedese per gli Affari sociali e la sanità pubblica, Jakob Forssmed. L’incontro si è svolto – si legge in un comunicato congiunto dei due organismi ecclesiali – nell’ambito della presidenza svedese del Consiglio dell’Ue. Durante l’incontro i rappresentanti delle Chiese hanno toccato diverse questioni ma riguardo all’attuale contesto della guerra in Ucraina hanno sottolineato alla presidenza svedese “la necessità di contrastare la strumentalizzazione della religione, nonché la diffusione della disinformazione e della polarizzazione che possono alimentare ulteriori disordini e forme di estremismo nelle nostre società e nel mondo”.
Anche l’ambiente è stato uno dei temi forti affrontato durante l’incontro. La delegazione – si legge nel comunicato – ha apprezzato i risultati nel rafforzamento delle politiche sul cambiamento climatico e la protezione dell’ambiente formalizzati dagli accordi raggiunti durante la presidenza svedese. Riguardo al “Green Deal europeo”, le Chiese chiedono “una maggiore trasparenza, partecipazione, un processo decisionale congiunto e consapevolezza pubblica tra tutti gli attori interessati”. Ma soprattutto hanno sottolineato che “la transizione verde va attuata senza lasciare indietro nessuno”. “Sosteniamo gli sforzi per adempiere ai nostri obblighi nei confronti delle generazioni future riducendo la vulnerabilità dell’Europa sulle risorse energetiche”. Ma “questo – è stato aggiunto – dovrebbe essere realizzato senza gravare pesantemente su chi è già alle prese con le bollette”. Le Chiese hanno inoltre chiesto alla presidenza dell’Ue di lavorare attivamente affinché le politiche dell’Ue in materia di migrazione e asilo siano “eque e veramente umane, basate sui principi di solidarietà e responsabilità, sul rispetto del diritto internazionale e sulla protezione dei diritti umani, radicate nella dignità intrinseca di ogni persona”. L’incontro è stato l’occasione per consegnare al ministro Jakob Forssmed il contributo di Comece e Kek al programma della presidenza svedese dell’Ue. Il documento raccoglie una serie di raccomandazioni politiche concrete che affrontano le priorità della presidenza svedese dell’Ue. La delegazione era composta da mons. Mariano Crociata, presidente Comece; dal metropolita Cleopa di Svezia e di tutta la Scandinavia, vicepresidente della Kek; dal card. Anders Arborelius, vescovo cattolico di Stoccolma; Alessandro Calcagno, della Segretaria generale della Comece; Peter Pavlovic, segretario di studio della Kek; Sofia Camnerin, segretaria generale del Consiglio cristiano di Svezia, e Jan Eckerdal, del Consiglio cristiano di Svezia.

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