Parlamento Ue: greenwashing, approvate le nuove regole sull’etichettatura verde dei prodotti

(Foto SIR/Marco Calvarese)

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato con 544 voti a favore, 18 contro e 17 astenuti, la proposta di una nuova direttiva che possa aiutare i consumatori a fare scelte rispettose dell’ambiente e incoraggiare le aziende a offrire loro prodotti più durevoli e sostenibili. Un primo passo per combattere quello che viene definito il “greenwashing”, cioè l’uso di affermazioni errate o fraudolente su vantaggi ambientali di un bene, servizio o pratiche energetiche di un’organizzazione nel tentativo di conquistare clienti attenti all’ambiente. Il mandato negoziale approvato prevede il divieto dell’uso di dichiarazioni ambientali generali come “ecologico”, “naturale”, “biodegradabile”, “climaticamente neutro”, “eco” o altre dichiarazioni ambientali, se queste non sono completamente vere e accompagnate da prove dettagliate. Inoltre per permettere l’allungamento della durata dei prodotti, il Parlamento chiede che sia vietata l’introduzione di caratteristiche che limitano la vita di un prodotto o portano a malfunzionamenti prematuri delle merci. In tal senso viene richiesta una specifica all’acquisto, in modo da poter acquistare beni più durevoli e riparabili, così come una nuova etichetta di garanzia che indichi non solo la durata della garanzia legalmente richiesta, ma anche la durata di eventuali estensioni di garanzia offerte dai produttori. A breve potranno iniziare i negoziati tra il Parlamento europeo e gli Stati membri sul contenuto finale e sulla formulazione della direttiva, dato che il 3 maggio scorso il Consiglio dell’Ue ha adottato il proprio mandato negoziale.

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