Papa Francesco: se “strutture multilaterali” non promuovono concretamente la pace, sono “strumenti di parte”

“Si rende necessaria una profonda riforma delle strutture multilaterali che gli Stati hanno creato per gestire la sicurezza e garantire la pace, ma che sono ormai prive della libertà e della possibilità di azione”. Lo scrive il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti al Convegno internazionale “Pace tra le genti. A 60 anni dalla Pacem in Terris”, promosso dalla Pontificia Università Lateranense e dal Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale. “Non basta che esse proclamino la pace se non sono dotate della capacità autonoma di promuovere e attuare azioni concrete, poiché rischiano di non essere a servizio del bene comune, ma solo strumenti di parte”, prosegue Francesco: “Come ben spiega l’Enciclica, agli Stati, chiamati per loro natura al servizio delle rispettive comunità, spetta di operare seguendo il metodo della libertà e a rispondere alle esigenze della giustizia, sapendo però che ‘il problema dell’adeguazione della realtà sociale alle esigenze obiettive della giustizia è problema che non ammette mai una soluzione definitiva’”. “Favorire quella cultura dell’incontro che è la base di una comunità umana modellata secondo la fraternità, che è poi norma dell’agire per edificare la pace”, l’appello finale.

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