Sinodo: rapporto nazionale della Chiesa greco-cattolica Ucraina, “siamo e saremo con il nostro popolo, presagio di speranza nell’oscurità della guerra”

“Esprimiamo una sincera gratitudine a tutti i fedeli del continente europeo per la loro solidarietà e il sostegno del popolo ucraino! La nostra Santa Chiesa-martire è sempre stata, è e sarà con il suo popolo!”. Si apre così il Rapporto nazionale che la Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc) ha presentato a Praga, intervenendo alla Tappa Continentale del Sinodo che si è svolto dal 5 al 12 febbraio. I testi dei contributi di tutte le Conferenze episcopali europeo sono stata pubblicate on line oggi dal Ccee sulla pagina web. “Milioni di ucraini sono stati costretti a lasciare le loro case e migliaia hanno perso i loro parenti o hanno subito lesioni terribili. L’accoglienza e l’alloggio dei rifugiati ucraini sono diventate una sfida per le diocesi e gli esarcati dell’Ugcc nell’Europa occidentale”. “La guerra della Russia contro l’Ucraina è diventata una realtà importante per la nostra Chiesa. È un’altra guerra coloniale della prigionia delle nazioni, che avvenendo davanti ai nostri occhi”. Risuonano anche oggi le domande: “Come possiamo avere una lingua comune con coloro che chiedono l’uccisione degli ucraini, con coloro che giustificano l’aggressione, che promettono la gloria dei ‘martiri’ agli assassini di persone innocenti e indifese, saccheggiatori, stupratori di donne e persino bambini? Sfortunatamente, tutte queste azioni e questi crimini sono commessi da soldati russi in Ucraina”. “La nostra gente ha ferite profonde e sono alla ricerca di risposte insieme al popolo europeo”. In un contesto così provato, la Chiesa vuole essere con la sua azione e presenza “un presagio di speranza per coloro che ‘camminano nell’oscurità’ e ‘vivono all’ombra della morte’. Dio è con noi! Sente il dolore delle nostre ferite. È un dottore e un Padre buono che ci protegge”.

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