Sinodo: rapporto nazionale della Chiesa dei Paesi Scandinavi, “altamente secolarizzati, qui la tensione tra fede e ragione è molto evidente”

“Tensione tra fede e ragione, tra Chiesa e mondo. Come Chiesa nella diaspora e come chiesa in paesi e società altamente secolarizzati, questa tensione è molto evidente nel nord dell’Europa”. È quanto scrive la Chiesa dei Paesi Scandinavi (Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia), nel Rapporto che è stato presentato a Praga ai lavori delle Conferenze episcopali europee per l’Assemblea sinodale. Il Nord Europa ha posto alcuni interrogativi: “In che modo la Chiesa si relaziona ai fenomeni di un mondo moderno, con questioni come l’aborto, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, i divorzi risposati, l’omosessualità e la diversità di genere? Come possiamo riuscire a integrare le persone che si sentono escluse dalla Chiesa ma senza abbandonare o cambiare l’insegnamento della Chiesa?”. “Le tensioni all’interno della Chiesa – specialmente dopo le amare esperienze dei casi di abuso – vengono espresse sulla morale sessuale della Chiesa cattolica. In varie discussioni all’interno e all’esterno della Chiesa – fanno sapere gli scandinavi -, viene posta la domanda se la Chiesa abbia ancora il “diritto” di esprimersi in modo impegnativo in questioni di moralità e moralità sessuale”. “È molto difficile riaccendere l’amore per la Chiesa” dopo le rivelazioni degli abusi. Ma se questo amore non viene “risvegliato”, il rischio – secondo la Chiesa del Nord Europa – è “vedere la Chiesa solo come fenomeno strutturale che può essere cambiato a piacimento”.

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