Nicaragua: Onu, “commessi crimini contro l’umanità in modo diffuso e sistematico”

“Il governo del Nicaragua sta commettendo diffuse violazioni dei diritti umani che costituiscono crimini contro l’umanità contro civili politicamente motivati”. Lo ha dichiarato il Gruppo di esperti per i diritti umani sul Nicaragua, in un rapporto indipendente – diffuso ieri attraverso l’ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti umani delle Nazioni Unite – che invita la Comunità internazionale a “imporre sanzioni alle istituzioni o agli individui coinvolti”. I presunti abusi – che includono esecuzioni extragiudiziali, detenzioni arbitrarie, torture, privazione arbitraria della nazionalità e del diritto di rimanere nel proprio Paese – “non sono un fenomeno isolato, ma un prodotto del deliberato smantellamento delle istituzioni democratiche e della distruzione dello spazio civico e democratico”, si legge nel rapporto. L’esperto indipendente Jan Simon, spiega che “queste violazioni e abusi sono perpetrati in modo diffuso e sistematico per motivi politici e costituiscono crimini contro l’umanità come l’omicidio, l’incarcerazione, la tortura, compresa la violenza sessuale, la deportazione e la persecuzione a sfondo politico”. “La popolazione nicaraguense vive nella paura delle azioni che il Governo stesso potrebbe intraprendere contro di essa”. Il rapporto ha identificato un modello di esecuzioni extragiudiziali eseguite da agenti della Polizia nazionale e da membri di gruppi armati filogovernativi, che hanno agito in modo congiunto e coordinato durante le proteste che hanno avuto luogo tra il 18 aprile e il 23 settembre 2018. “Il Governo ha ostacolato qualsiasi indagine su queste e altre morti”. Il documento ha anche rilevato che la polizia e gli agenti del Sistema penitenziario nazionale e i membri dei gruppi armati filogovernativi hanno commesso “atti di tortura fisica e psicologica, compresa la violenza sessuale e di genere nel contesto dell’arresto, dell’interrogatorio e della detenzione degli oppositori”. “Inoltre, il rapporto ha rilevato che il Governo ha utilizzato la detenzione arbitraria come strumento per mettere a tacere i critici verso il regime”.

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