Ucraina: Un Ponte Per, “non c’è soluzione militare a questo conflitto. Siamo con gli obiettori di coscienza russi, ucraini e bielorussi 

“Un Ponte Per lo ha ripetuto fin dall’inizio: non c’è soluzione militare a questo conflitto. L’unico modo per farlo finire è adottare un nuovo concetto di sicurezza comune non più basato sul riarmo e i patti militari”. E’ quanto scrive l’ong in un comunicato diffuso oggi ad un anno dalla guerra. “La strategia utilizzata dalla Ue e dagli Usa, in risposta all’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia, non sta fermando né la guerra né i massacri, ma sta mettendo in un angolo ogni iniziativa diplomatica e di dialogo”. “Da parte nostra – assicura Un Ponte Per – continueremo a dare aiuto e solidarietà alle vittime delle guerre, non solo quella in Ucraina ma anche tutte quelle che sono parte della ‘guerra mondiale a pezzi’. Lo facciamo anche sostenendo chi si rifiuta d’imbracciare il fucile per sparare ‘a chi indossa la divisa di un altro colore’. Siamo con gli obiettori di coscienza russi, ucraini e bielorussi perché ci sembra che in questo tempo di “sonno della ragione” il loro esempio rappresenti una enorme speranza per l’umanità. Per questo Un Ponte Per continua a portare avanti la propria campagna di sostegno agli obiettori, Costruttori e Costruttrici di Pace”.

 

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