Ucraina: Save the Children, team di medici impegnato nella formazione salvavita per bambini feriti in attacchi con armi esplosive

Dall’inizio del conflitto in Ucraina sono stati uccisi 438 bambini e 851 sono stati feriti. La guerra colpisce in maniera drammatica i più piccoli. Questo l’allarme lanciato da Save the Children nel Rapporto “Un pesante tributo: l’impatto di un anno di guerra sui bambini in Ucraina”. Ogni giorno, le bambine e i bambini nel Paese sono esposti a gravi violazioni: bombardamenti, lesioni o morte a causa ordigni esplosivi, torture, distruzione di ospedali e scuole, costituiscono ormai una tragica normalità per il Paese. La maggior parte delle vittime civili registrate sono state causate dall’uso di armi esplosive con effetti ad ampio raggio, compresi i bombardamenti dell’artiglieria pesante, sistemi di lancio di razzi multipli, missili e attacchi aerei. Delle centinaia di civili che hanno avuto incidenti con ordigni esplosivi, circa il 40% è morto per le ferite riportate, il 22% di questi decessi riguarda donne e bambini.
Per sostenere i medici ucraini impegnati ogni giorno nel salvare la vita dei bambini colpiti, Save the Children lancia l’iniziativa Support for Ukraine. Un team internazionale di medici con esperienza di primo soccorso nelle zone di guerra ha messo a disposizione le proprie competenze per formare i colleghi ucraini sul trattamento e le cure dei bambini feriti da armi esplosive. Attraverso una serie di webinar, intitolata Support for Ukraine – Paediatric Blast Injury, 15 medici specializzati condividono online le proprie conoscenze con il sistema medico ucraino, messo a dura prova dal conflitto in corso. L’iniziativa, partita a gennaio, durerà per cinque mesi, e ha già visto la partecipazione di più di cento medici ucraini.
Inoltre, nel giorno dell’anniversario della guerra in Ucraina, Save the Children e Aardman Animations – lo studio d’animazione vincitore del premio Oscar e autore di film cult come Wallace & Gromit – presentano “Home”, un cortometraggio sull’esperienza dei bambini rifugiati in tutto il mondo, firmato dal regista Peter Peake.

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