Diocesi: Vicenza, il vescovo Brugnotto avvia consultazioni per individuare le necessità più urgenti

Il vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, ha avviato in queste ultime settimane un’ampia consultazione in seno ai principali organismi di partecipazione della diocesi per individuare le necessità più urgenti della Chiesa vicentina, cui rispondere anche attraverso l’eventuale nomina di alcuni vicari episcopali che lo affianchino e lo coadiuvino – insieme al vicario generale – nel governo pastorale. Il vescovo – viene spiegato in una nota diffusa oggi – ha ricordato quelli che sono, a norma del diritto canonico, i compiti e le funzioni dei vicari episcopali (non più presenti nella diocesi di Vicenza dai tempi dell’episcopato di mons. Nosiglia), chiamati a “condividere la potestà ordinaria del vescovo, ma circoscritta a quella determinata parte del territorio o a quel genere di affari o a quei fedeli di un rito determinato o di un gruppo soltanto, per i quali sono stati costituiti”.
La discussione è risuonata in modo particolare nell’ultima seduta del Consiglio presbiterale riunitosi per un’intera giornata di lavori giovedì scorso 16 febbraio a Villa San Carlo di Costabissara. La discussione sulla possibilità di istituire alcuni vicari episcopali è stata preceduta da una prolungata condivisione fraterna di esperienze di vita che ha permesso al nuovo vescovo di conoscere la trentina di presbiteri che compongono il Consiglio (rappresentanti delle diverse zone della diocesi e delle diverse fasce di età del clero), ma anche di creare un clima positivo, poi rafforzato ulteriormente dal metodo sinodale della “conversazione spirituale”, ispirata da un brano della Lettera di San Paolo apostolo ai Romani. In questa fase della consultazione, mons. Brugnotto ha chiesto ai presbiteri non tanto di individuare dei nomi per i suoi possibili futuri collaboratori, quanto di convergere, con sguardo prospettico sul futuro, su alcune “attenzioni principali” o priorità per continuare il processo di riforma della vita ecclesiale già avviato dai suoi predecessori negli ultimi anni e che potrebbero essere da lui condivise con alcuni (due o tre) vicari episcopali per esse costituiti. Dopo i lavori di gruppo del pomeriggio (guidati da quattro moderatori esterni laici), il Consiglio presbiterale ha trovato una certa convergenza sul fatto che risultano necessarie oggi in particolare la cura del presbiterio, l’accompagnamento della riorganizzazione delle comunità cristiane sul territorio, la gestione del beni ecclesiastici e il rapporto Chiesa – Mondo, per una Chiesa che ritrovi la sua carica missionaria ed evangelizzatrice.
Al termine della giornata, il vescovo ha annunciato che dopo Pasqua parteciperà all’ordinazione episcopale di padre Paolo Andreolli in Brasile e che ha avviato in un’unità pastorale della diocesi una sperimentazione dell’istituto della procura legale civile per alleviare il peso della gestione amministrativa dei parroci. La discussione su questi temi passa ora al Consiglio pastorale diocesano e continua nelle singole zone pastorali dove il vescovo sta incontrando i sacerdoti della diocesi.

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