Ucraina: mons. Moraglia (Venezia), “non si dà pace senza giustizia e verità”. “Ognuno faccia la sua parte senza delegare altri”

“È necessario perseguire la giustizia se vogliamo giungere ad una vera pace e, infatti, non si dà pace senza giustizia. La verità, poi, è l’altro elemento costitutivo, sia della giustizia sia della pace”. Lo ha detto questa sera il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, nel suo intervento al convegno internazionale Giustizia e Pace, testimoni credibili per una cultura di Vita”, promosso nel capoluogo lagunare dall’associazione “Parlamento della Legalità Internazionale” insieme al Circolo Unificato dell’Esercito e alla Camera degli Avvocati della Riviera del Brenta e del mirese.
“Siamo, oggi, ad un anno esatto dallo scoppio della guerra in Ucraina – ha proseguito Moraglia – e avvertiamo come la parola ‘pace’ – per non rimanere solo un’affermazione di principio – abbia sempre e di nuovo bisogno d’essere sostenuta da altri pilastri, supporti e realtà che concretamente la costruiscano e la consolidino”. I quattro pilastri delineati dall’enciclica di Giovanni XXIII Pacem in terris, di cui a breve ricorreranno i 60 anni, ha ricordato il patriarca di Venezia sono verità, giustizia, amore, libertà. Dopo avere richiamato anche la Populorum progressio e la Gaudium et spes, Moraglia ha sottolineato l’importanza di essere “seri, consapevoli, responsabili e non ideologici quando si parla di pace; non sarà il pacifismo a salvarci come non sarà la pax romana, ossia il dominio e il prevalere di uno dei due soggetti contendenti (magari annientando l’altro o riducendolo al silenzio). La pace a cui aneliamo e che vogliamo costruire è qualcosa di molto più esigente e che sa tenere insieme tutto e tutti”. Per questo, ha concluso, “l’impegno per la giustizia e per la pace vanno di pari passo e chiedono che ognuno – secondo il proprio livello di responsabilità e nel rispettivo contesto di vita – faccia la sua parte sempre e al meglio, in maniera limpida, credibile, veritiera, senza restare indifferenti e senza delegare altri”.

 

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