Cop28: Amref-Ipsos, per 6 italiani su 10 è troppo tardi per fare qualcosa contro il cambiamento climatico

Per il 60% degli italiani è “ormai trappo tardi per fare qualcosa, oggi paghiamo le conseguenze del non avere messo in atto soluzioni efficaci e tempestive per affrontare il cambiamento climatico”. Lo dice l’indagine “Africa e salute: l’opinione degli italiani”, curata da Ipsos, per Amref Italia, in vista di Cop28 (la 28a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, presso Expo City, Dubai). In programma per il 3 dicembre, a Cop28, il primo “Health day”, segnale importante richiamato anche dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità. Amref Italia, attraverso Ipsos, indaga il rapporto tra salute e cambiamento climatico, con una focus sull’Africa. L’indagine verrà presentata il 30 novembre, attraverso un lancio stampa. Amref – più grande ong sanitaria africana, che opera dal 1957 nel continente – sarà presente con i suoi rappresentati a Cop28. “Quello di dedicare una giornata alla salute, nel programma ufficiale di Cop28, è un segnale importante” afferma il direttore di Amref Italia, Guglielmo Micucci, “che ricorda al mondo intero che non possiamo più distinguere i temi dell’ambiente da quelli della salute globale. L’Africa è uno dei continenti più colpiti dal cambiamento climatico. Sebbene contribuisca solo per il 2-3% delle emissioni globali di gas serra, subisce gli effetti del cambiamento climatico in maniera sproporzionata, secondo le Nazioni Unite”. Proprio sul rapporto salute ed ambiente, a Torino, il 29 novembre si terrà un convegno scientifico “One Health: per la salute di tutti e del pianeta”,  organizzato da Amref in collaborazione con l’Università di Torino, con numerosi esperti.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa