Commissione Ue: proposta legislativa contro traffico migranti. Von der Leyen, “dissuadere le persone ad affidarsi ai trafficanti”

Ursula Von der Leyen (Photo European Commission)

La Commissione propone di aggiornare il quadro legislativo per contrastare la tratta di esseri umani, “stabilendo norme per prevenire il favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno non autorizzati nell’Ue” con cinque obiettivi principali. Primo: perseguire efficacemente le reti criminali organizzate. Viene proposta una definizione più chiara del reato di “contrabbando per concentrarsi sulle attività motivate da vantaggi finanziari o materiali o che potrebbero causare gravi danni a una persona”. Anche l’istigazione pubblica a entrare nell’Ue senza autorizzazione diventerà un reato penale. Secondo: sanzioni armonizzate che riflettano la gravità del reato. I casi di reati aggravati – che causano la morte di una o più persone – saranno punibili con un livello massimo di reclusione di almeno 15 anni, aumentato dagli attuali 8 anni nell’attuale legislazione comune. Terzo: migliorare la portata giurisdizionale: la giurisdizione degli Stati membri si applicherà anche, ad esempio, quando le imbarcazioni affondano in acque internazionali e le persone muoiono. La giurisdizione degli Stati membri si estende anche ad altri casi, compresi i reati commessi a bordo di navi o aeromobili immatricolati negli Stati membri e i reati commessi da persone giuridiche che operano nell’Ue. “L’obiettivo è colpire in modo mirato le reti criminali. Attività come l’assistenza umanitaria da parte delle Ong, l’adempimento di un obbligo legale di ricerca e salvataggio, l’assistenza da parte dei familiari e degli stessi migranti non devono essere criminalizzate”. Quarto: rafforzare le risorse e le capacità degli Stati membri. Quinto: migliorare la raccolta e la comunicazione dei dati.
Durante una conferenza internazionale svoltasi oggi a Bruxelles sul tema, la presidente Ursula von der Leyen tra l’altro ha detto: “Dalla mia visita a Lampedusa abbiamo unito le forze con l’Italia. La gestione della crisi è importante ma non è abbastanza. Serve una risposta sistemica che escluda i trafficanti da queste attività”. Occorre “cooperare tra Paesi membri e agenzie con un unico centro europeo che coordini le informazioni. “Dobbiamo prevenire e dissuadere le persone di affidare la propria vita ai trafficanti”.

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