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Malta: l’arcidiocesi risponde alle insinuazioni su casi di corruzione. “Chi sa denunci alle autorità anziché ricorrere a insulti e dichiarazioni infondate”

Con una nota molto dura, l’arcidiocesi di Malta reagisce alle osservazioni dell’ex ministro e opinionista Michael Falzon che il 14 giugno scorso sulla testata Maltatoday ha scritto che ci sono “storie di malamministrazione e corruzione nelle strutture amministrative della Curia” e che l’arcivescovo sarebbe “a conoscenza di questi casi”. La nota spiega che, “sotto la guida dell’arcivescovo Charles Scicluna, le strutture amministrative e di governance dell’arcidiocesi sono state rafforzate attraverso una serie di misure volte a maggior trasparenza e responsabilità”. Sono state infatti istituite regole, uffici e incarichi per il controllo interno, per il riciclaggio, per la denuncia delle irregolarità, per ridurre la probabilità di errori o frodi. Oltre a queste misure “che fanno sì che la Curia arcivescovile funzioni come gli enti pubblici più rispettati”, dice la nota, l’arcivescovo ha anche lavorato “con colleghi a livello vaticano per rafforzare misure e strutture volte a migliorare la risposta della Chiesa ai casi di abusi del clero”. Quindi si sollecita Falzon, o chiunque ritenga di avere informazioni su presunti casi di corruzione, “a presentare denunce alle autorità competenti anziché ricorrere a insulti gratuiti e dichiarazioni infondate”. Il testo conclude: “L’arcidiocesi nega categoricamente l’ipotesi che l’arcivescovo sia a conoscenza di tali casi”.

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