Festa mamma: Terre des Hommes, “il 67% delle donne si sente sola durante la gravidanza e il 63% tra loro ha dovuto rinunciare a scuola, lavoro o amicizie”

Diventare mamme non è uguale a tutte le latitudini. In occasione della Festa della Mamma, che quest’anno ricorre domenica 8 maggio, Terre des Hommes ha raccolto la voce di 800 mamme da 11 Paesi nel mondo che, in una survey online, “Quello che le mamme non dicono”, hanno raccontato le difficoltà incontrate durante la maternità, le differenze di genere nel lavoro di cura, paure, sogni e aspettative per il futuro dei loro figli.
“Le mamme si sentono sole e vorrebbero più supporto, non solo pratico, ma anche psicologico ed emotivo. A prescindere dalla latitudine, il 67,3% delle mamme che ha partecipato al questionario ha dichiarato di sentirsi sola durante la gravidanza e 1 su 2 (52%) crede che il lavoro di cura dei propri figli non sia diviso equamente con il proprio partner”, sono alcuni dati emersi dalla survey.
Troppo spesso, per le donne in ogni parte del mondo, “la maternità significa ancora dover rinunciare a qualcosa: il 65,3% tra loro ha dovuto rinunciare a qualcosa, in particolare allo studio (28,3%) al lavoro (20,9%) o alle amicizie (16,1%)”.
A preoccupare le mamme oggi è “la violenza a cui sono esposti i figli, soprattutto la violenza per strada (69,7%) e sul web (55,3%) e le discriminazioni di genere che rischiano di subire le figlie femmine, nel lavoro, il 44,6% crede che bambine e ragazze non abbiano uguale accesso alla carriera lavorativa, così come nella gestione delle risorse famigliari (lo afferma 1 mamma su 4)”. Per quanto riguarda il percorso scolastico invece c’è più ottimismo, “solo il 24,5% pensa che bambine e ragazze siano discriminate nella scelta dei propri studi”.
La survey è stata distribuita anche tra le dipendenti dell’azienda Rgi Group partner di Terre des Hommes per la “Campagna indifesa”, che, per quanto riguarda paure e aspettative per i propri figli, confermano in larga misura le risposte arrivate dai Paesi più poveri del mondo.
Se è vero che l’esperienza della maternità non è uguale a Milano, come in Nicaragua o in Mozambico, “solo il 5% delle mamme di Rgi Group che hanno risposto all’indagine ha dovuto rinunciare ai suoi studi a causa della maternità e la maggior parte delle donne che ha partecipato alla survey afferma di non essersi sentita sola durante la gravidanza (60,7%); è anche vero che interrogate sulle paure, o le aspettative per i loro figli le risposte delle mamme italiane sono molto simili a quelle di tutte le altre mamme nel mondo: la violenza è la principale preoccupazione delle mamme, in particolare violenza online (95%) e per strada (73,8%), mentre il 54% delle mamme Rgi Group coinvolte nella survey ha dichiarato che la cosa più importante per il futuro dei propri figlie è crescere in una famiglia serena”.

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