Ucraina: Draghi, “la guerra rende i nostri sforzi di cambiamento più complessi e al tempo stesso più necessari”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“La guerra in Ucraina rende i nostri sforzi di cambiamento più complessi e al tempo stesso più necessari”. Lo ha affermato questa mattina il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, intervenendo al XIX Congresso confederale della Cisl.
“Il mercato dell’energia vive una fase di forte volatilità che penalizza i lavoratori e le imprese”, ha ammonito il premier, aggiungendo che “i blocchi alle esportazioni, i colli di bottiglia degli approvvigionamenti, i ritardi nelle consegne hanno messo in luce la debolezza dei nostri sistemi industriali”. “Queste crisi colpiscono in particolare i cittadini più vulnerabili, le realtà sociali più fragili e mettono a dura prova la coesione sociale”, ha proseguito, evidenziando che “ci costringono a ripensare la nostra politica energetica, le nostre catene produttive, il nostro sistema di filiera”. “Interverremo per rafforzare la nostra economia in modo strutturale, per renderla più competitiva ma anche più sostenibile”, ha assicurato Draghi, ricordando che “nelle scorse settimane, abbiamo raggiunto accordi con diversi Paesi – dall’Algeria all’Azerbaigian – per ridurre la nostra dipendenza dal gas russo e rafforzare la nostra sicurezza energetica”. “In settori strategici come i semiconduttori e le batterie – ha proseguito – abbiamo stanziato somme ingenti e avviato progetti innovativi per riportare la produzione in Europa e ridurre la dipendenza dall’estero. Accorciamo le catene del valore in settori come il farmaceutico e i materiali critici, e investiamo sulla sicurezza alimentare”.

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