Società: Brescia, dal 10 al 12 giugno la Biennale della Prossimità “Voglio dire, voglio fare, voglio esserci”

“Voglio dire, voglio fare, voglio esserci”. Con questo slogan, dopo Genova 2015, Bologna 2017 e Taranto 2019, la Biennale della Prossimità approda a Brescia, dal 10 al 12 giugno, per la sua IV edizione. La Biennale della Prossimità propone un programma molto ricco, frutto di un percorso di lavoro condiviso che, grazie al lavoro dei promotori nazionali, tra cui il Cnca, e del Comitato locale, ha coinvolto oltre settanta organizzazioni aderenti.
Durante l’evento, si legge in una nota, “saranno esplorati i tanti modi in cui la prossimità diventa motore di cambiamento in vari ambiti: le pratiche di rigenerazione urbana, il rilancio delle aree interne, la transizione ecologica e quella digitale, le politiche pubbliche e la partecipazione civica, l’abitare, il tessuto produttivo e molti altri. In altre parole, la prossimità come elemento che ci porta a ripensare le politiche nei diversi ambiti della sostenibilità integrata: l’ambiente, il lavoro e l’economia, la società”. Ad aiutare nelle riflessioni, oltre alle decine di esperienze provenienti da tutta Italia, ci saranno alcuni ospiti come Cristiano Gori, Marco Trabucchi, Franco Arminio, Maurizio Martina, Ezio Manzini, Giovanni Campagnoli e tanti altri.
La Biennale sarà totalmente in presenza, “un modo per tornare ad incontrarci dopo due anni di pandemia”. Tutto questo “con un ambizioso obiettivo di cambiamento che guarda al futuro: elaborare idee e proposte per far evolvere le politiche, le istituzioni e la società nel senso della prossimità”.

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