Tutela minori: diocesi Noto, seguite 22 persone con problemi legati alla fragilità nell’ultimo anno. Avviati corsi e formazione

Sono 22 i casi seguiti su vari problematiche legate alla fragilità e la tutela dei minori, otto i corsi di formazione (660 i partecipanti); incontrate 15 diocesi italiane (36 incontri, 490 sacerdoti e religiosi formati, 3.717 partecipanti nelle parrocchie). Numerose le iniziative di sensibilizzazione e preghiera. Ecco il bilancio dell’anno pastorale 2021/2022 dell’Ufficio fragilità – Servizio tutela minori e persone vulnerabili della diocesi di Noto che il vescovo mons. Antonio Staglianò ha voluto nel 2017 e che, con le nuove Linee guida della Cei, nel 2019 si è costituito in Servizio diocesano per la tutela dei minori e le persone vulnerabili affidato a don Fortunato Di Noto, direttore e vicario episcopale. “Non demordiamo, questo impegno fa vedere il volto di una Chiesa Madre dalla parte dei fragili e dei vulnerabili”, dichiara don Di Noto.
Il resoconto è stato consegnato al vescovo Staglianò che ha ulteriormente incoraggiato l’impegno “delicato ma necessario per una Chiesa sempre più impegnata nella difesa e tutela dei piccoli del Signore”. Don Di Noto e i membri dell’équipe diocesana dichiarano: “Nonostante la pandemia, l’Ufficio fragilità – Servizio tutela minori è stato un chiaro punto di riferimento per tanti che hanno bussato al Centro di ascolto che con competenza, professionalità e umanità evangelica hanno accolto, sostenuto, accompagnato le persone fragili e bisognose di orientamenti e risposte. Il supporto qualificato degli operatori professionisti di Meter è stato importante per una sinergia di servizio e di formazione che come si evince dal resoconto, ha travalicato la stessa diocesi di Noto. Continuiamo a lavorare in perfetta sintonia con il Servizio regionale tutela minori della Cesi e in perfetta linea con quello nazionale della Cei”.

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