Ucraina: mons. Grusas (Vilnius), “ultime stime parlano di 100mila persone che stanno arrivando in Lituania”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

L’emergenza in Ucraina ha anche il volto dei rifugiati che stanno lasciando il Paese alla ricerca di un posto sicuro dove rifugiarsi. “Le ultime stime parlano di 100 mila persone che stanno arrivando in Lituania”. È mons. Gintaras Grusas, arcivescovo di Vilnius e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), a parlare dell’emergenza rifugiati intervenendo questa mattina a Firenze alla conferenza stampa dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo. “Stiamo cominciando a ricevere rifugiati in Lituania”, ha detto. “La Chiesa e i sindaci di molte città lituane stanno lavorando insieme per accogliere queste persone”. Oltre alla Lituania, è la Polonia, Paese al confine con l’Ucraina, ad essere una delle mete di chi sta fuggendo dalla guerra. “Stiamo lavorando”, assicura l’arcivescovo di Vilnius. “E ci stiamo preparando nel modo migliore possibile”. Le persone hanno già organizzato e messo in atto varie azioni per supportare gli ucraini. Ci sono state anche dimostrazioni in diverse città della Lituania ieri, 10mila persone si sono unite per chiedere la fine della guerra e il ristabilimento della pace”. “Siamo rimasti scioccati ieri nel vedere l’inizio delle azioni militari in ucraina e ci siamo uniti in preghiera per il popolo ucraino, per la chiesa in ucraina e stiamo chiedendo la cessazione immediata delle azioni militari e che i civili e soprattutto i bambini e le donne siano messi al sicuro. Ci siamo quindi uniti all’appello del Santo Padre che ha chiesto preghiera e digiuno. Continuiamo a chiedere a cattolici, cristiani e persone di buona volontà di unirsi per chiedere e pregare per la pace”. “Ai politici – ha detto Grusas – abbiamo chiesto di fare tutto il possibile per raggiungere la cessazione delle azioni militari”.

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