Ucraina: dom Oliveira de Azevedo (vescovi brasiliani), “invasione segno di incapacità umana di costruire la pace”

“La guerra è la massima espressione dell’odio, indipendentemente dalle dimensioni del conflitto. L’invasione russa dell’Ucraina è un segno dell’incapacità umana di costruire la pace”. Lo ha detto dom Walmor Oliveira de Azevedo, arcivescovo di Belo Horizonte e presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, in riferimento all’invasione russa dell’Ucraina.
Per il presidente della Cnbb si tratta di un’offensiva di guerra inaccettabile, che genera solo morte e distruzione. “Le nostre preghiere e la nostra fede ci mantengono saldi nel nostro impegno per la pace”, ha proseguito, aggiungendo che sono necessarie, in questo momento, azioni rapide e congiunte da parte dei governanti, dei leader mondiali e dei politici; azioni riparatrici e capaci di condurre, con urgenza, al superamento dei conflitti che rendono vittime gli innocenti, destabilizzano il mondo, minacciano le nazioni e coprono la storia dell’umanità con l’ombra della morte. “Prevalga l’investimento permanente nella fraternità universale, senza indugio né giustificazione”, ha affermato l’arcivescovo.
Anche la Chiesa brasiliana aderisce alla richiesta di Papa Francesco, lanciata all’udienza generale di mercoledì 23 febbraio, di una giornata di preghiera e digiuno per la pace. Dando continuità alle Giornate di preghiera e missione per la pace, la Commissione pastorale episcopale per l’azione missionaria e la cooperazione interecclesiale della Cnbb e la Pontificia fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre (Acn) organizzeranno congiuntamente mercoledì prossimo, 2 marzo, la Giornata di preghiera e missione per la pace in Ucraina.

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