Ucraina: diocesi Lecce, in Moldavia la Fondazione Regina Pacis apre ai profughi in fuga

Ai confini della Moldavia, da oltre vent’anni la Chiesa di Lecce è presente attraverso l’opera missionaria e il ministero presbiterale di don Cesare Lodeserto, sacerdote fidei donum, vicario generale della diocesi di Chisinau e presidente della Fondazione Regina Pacis, affiancato negli ultimi due anni da un altro sacerdote fidei donum di Lecce, don Massimiliano Mazzotta. Ieri mattina, già all’udire l’eco dei primi rumori della guerra, don Lodeserto ha voluto informare l’arcivescovo Michele Seccia: “Ora dobbiamo dedicarci all’accoglienza dei profughi – dice il missionario leccese all’arcivescovo – che ormai sono in arrivo e mi sembra di tornare ai tempi di Regina Pacis a San Foca con Albanesi, Kossovari e Curdi. Lo spirito è lo stesso, forse i rischi un po’ più elevati, ma la carità chiede di donare tutto senza timori e sempre forti nella fede. Ho fatto un incontro con tutti i collaboratori e abbiamo deciso come Fondazione Regina Pacis di muoverci secondo un programma preciso: inizieremo dall’ampliamento della produzione dei pasti presso la mensa Papa Francesco di Chisinau al massimo delle possibilità, sia per la produzione che per la distribuzione”. Ma non c’è solo l’urgenza del numero dei pasti: “Vogliamo adeguare – prosegue don Lodeserto – la struttura di Varvareuca (confine ucraino) per l’accoglienza di famiglie in fuga. Per questo abbiamo avviato contatti con la locale amministrazione comunale per l’individuazione di altri ambienti disponibili da prendere in uso”.
La Fondazione, inoltre, è già al lavoro per l’individuazione di strutture dello Stato con le quali collaborare per la distribuzione di viveri e beni di prima necessità e per trovare nelle zone rurali al di fuori della capitale qualche abitazione da affittare e rendere disponibile per l’accoglienza di famiglie con portatori di handicap. Don Cesare, don Massimiliano e gli altri collaboratori – con il direttore Ilie Zabica sempre in trincea – si sono già attivati per allestire alcuni depositi di vestiario, di viveri, di materiale igienico per avere sempre il massimo delle disponibilità e, per quanto possibile sostenere le parrocchie cattoliche che fanno richiesta di beni e collaborazioni.
Intanto, l’arcivescovo Seccia ha annunciato stamattina al clero riunito in ritiro spirituale una veglia di preghiera per implorare il dono della pace. Si svolgerà martedì 1° marzo, alle 20, nella basilica del Rosario in Lecce. Il presule ha comunicato che le offerte che si raccoglieranno per la Quaresima di carità di quest’anno saranno destinate totalmente alla crisi Ucraina, tramite il concreto aiuto che la Chiesa di Lecce invierà alla Fondazione Regina Pacis.

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