Festival Dottrina sociale: mons. Baturi (Cei), “l’uomo capace di gratuità si fida dell’altro. Dobbiamo scommettere su questa capacità”

(Foto: Valentina Zamboni)

(da Verona) “L’uomo capace di gratuità si fida dell’altro. Dobbiamo scommettere su questa capacità, la gratuità. Siamo capaci di questo”. Lo ha affermato ieri sera mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, intervenendo alla serata inaugurale della XII edizione del Festival della Dottrina sociale che si svolgerà fino a domenica nella città scaligera sul tema “Costruire la fiducia – La passione dell’incontro”.
Rispondendo alle domande di Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire”, l’arcivescovo ha sottolineato che “agiamo per una speranza, vogliamo essere più felici, vogliamo sperimentare un amore più intenso, non effimero”. “Un uomo che pensa grande, solo Dio basta” mentre “chi confida in sé o in altri o in propri progetti di potere ha un attesa piccola piccola”. Per mons. Baturi è “impressionante leggere di persone morte a casa propria i cui corpi vengono rinvenuti settimane o mesi dopo perché non ci si cercano”. “È impossibile l’atteggiamento di cura – ha ammonito – se non ci si lascia ferire dall’altro, senza cercarlo”. “La cura vicendevole – ha proseguito – è figlia di una cultura per la quale non possiamo non vedere e non sentire l’altro”. “Nella pandemia – ha ricordato – quanti medici e infermieri si sono sottoposti a turni massacranti al di là del dovuto, quanti cercavano forme di comunicazione tra ammalato e famigliari!”. “La fiducia – ha osservato – è vedere la capacità dell’uomo d’introdurre il gratuito, l’uomo è capace di questo”. Il segretario generale ha poi evidenziato che “la fiducia si ricostruisce in un rapporto di prossimità, la prossimità trasforma l’altro in qualcosa di mio, il mio prossimo. Questo è dovuto alla gratuità dell’accoglienza”.

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