Festival Dottrina sociale: Hovorun (Un. Stoccolma), “da Putin strategia di strumentalizzazione della buona volontà del Papa sulla pace”

(Foto: Valentina Zamboni)

(da Verona) “Quella di Putin è una strategia di strumentalizzazione delle idee, della Chiesa e anche della buona volontà del Papa. Non c’è dubbio che quelle del Papa siano intenzioni buone, che voglia la pace, che voglia porre termine alle sofferenza del popolo. Da una parte il Papa fa affermazioni forti per la pace e la riconciliazione, dall’altra la Russia usa le stesse affermazioni le strumentalizzandole in modo tale da utilizzarle quasi per continuare il conflitto. È come se ci fosse uno scontro di intenzioni opposte, non ho idea di cosa si possa fare per contrastare questo fenomeno”. Lo ha affermato questa mattina Cyril Hovorun, professore di Ecclesiologia, Relazioni Internazionali ed Ecumenismo all’Università autonoma di Stoccolma, intervenendo al panel “Non lasciatevi vincere dal male” nella seconda giornata della XII edizione del Festival della Dottrina sociale in corso al Palaexpo Verona Fiere sul tema “Costruire la fiducia – La passione dell’incontro”.
Per Hovorun, l’invasione russa dell’Ucraina “non può essere capita e compresa senza prendere in considerazione la sua dimensione religiosa”. “Putin è un caso estremo nel rendere un Paese – la Russia – di nuovo grande”, ha spiegato, ricordando in questo senso il ruolo giocato dal Patriarca Kirill. L’“eccezionalismo di Putin”, ha proseguito, sta nell’attribuirsi il “ruolo messianico di salvare il mondo dalla decadenza”. Quando il leader del Cremlino “dichiara di voler proteggere qualcosa”, ha continuato il docente, “in realtà quel qualcosa verrà maggiormente danneggiato”. È successo prima ad Aleppo e ora per i russofoni in Ucraina, nella città di Mariupol. Hovorun ha poi ricordato le chiese distrutte e il clero ucciso appartenenti alla Chiesa di Mosca, oltre ai circa 500 bambini morti e a quelli separati dai genitori e fatti adottare da famiglie russe per essere “rieducati”. “Putin dichiara di voler salvare il mondo dal male eppure è diventato lui l’incarnazione del male globale con l’aiuto della Chiesa russa”. Per il docente, “dopo la guerra sarà necessaria una nuova percezione dell’ortodossia globale, emergerà dalla decostruzione dell’ortodossia politica e della sua forma particolarmente dannosa del mondo russo. Al suo posto spero che emerga teologia ortodossa che dovrà essere immune da tutte le forme di eccezionalismo messianico, compresi nazionalismo e imperialismo russo”. Hovorun ha anche sottolineato che “abbiamo bisogno di ricostruire la nostra dottrina sociale e la nostra teologica pubblica. Speriamo di farlo con la Chiesa cattolica”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori