Liturgia: Cec, a Mercogliano il 3 e il 4 settembre il percorso di formazione “L’Eucaristia presieduta dal vescovo: epifania della Chiesa sinodale”

“L’intero Popolo di Dio è interpellato dalla sua originaria vocazione sinodale. La circolarità tra il sensus fidei di cui sono insigniti tutti i fedeli, il discernimento operato ai diversi livelli di realizzazione della sinodalità e l’autorità di chi esercita il ministero pastorale dell’unità e del governo descrive la dinamica della sinodalità. Tale circolarità promuove la dignità battesimale e la corresponsabilità di tutti, valorizza la presenza dei carismi diffusi dallo Spirito Santo nel Popolo di Dio, riconosce il ministero specifico dei Pastori in comunione collegiale e gerarchica con il vescovo di Roma, garantendo che i processi e gli eventi sinodali si svolgano in fedeltà al depositum fidei e in ascolto dello Spirito Santo per il rinnovamento della missione della Chiesa”. Riprendendo queste parole della Commissione teologica internazionale ne “La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa”, dom Riccardo Luca Guariglia, abate ordinario di Montevergine e delegato per la Liturgia della Conferenza episcopale campana (Cec), spiega che “è in questo spirito e soprattutto alla luce del cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa universale e dalla Chiesa italiana che la Commissione liturgica della Conferenza episcopale campana vivrà il percorso di formazione liturgico-pastorale intitolato ‘L’Eucaristia presieduta dal vescovo: epifania della Chiesa sinodale”. L’appuntamento è per il 3 e il 4 settembre, nel palazzo abbaziale di Loreto, a Mercogliano. L’evento è rivolto esclusivamente a vescovi, vicari episcopali, direttore degli uffici liturgici diocesani, membri delle Commissioni liturgiche diocesane e seminaristi. Il convegno ha il patrocinio dell’Ufficio liturgico nazionale.
“La Madonna di Montevergine e i Santi Patroni delle diocesi della Campania ci illumino e ci assistano perché, come sempre richiamato da Papa Francesco, a partire dalle due istanze dell’ascolto e della concretezza, tutti siamo chiamati a risvegliare quel sensus ecclesiae che lo stile sinodale è chiamato a far crescere”, conclude dom Guariglia.

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