Coronavirus Covid-19: Laurenti (Gemelli), “con variante delta per immunità di gregge serve il 95% di vaccinati”

Vaccinare l’80% degli italiani entro settembre, secondo le previsioni del generale Figliuolo, è un obiettivo realistico “se puntiamo sui giovani”, ma non è sufficiente per raggiungere l’immunità di gregge “perché la variante delta ha un R0 (erre con zero, ossia tasso di contagiosità, ndr) doppio rispetto alla precedente variante alfa”, afferma in un’intervista al Sir Patrizia Laurenti, direttore dell’Unità di Igiene ospedaliera e responsabile del Centro di vaccinazione del Policlinico Gemelli. Secondo l’esperta, per raggiungere l’immunità di gregge – ossia la percentuale di popolazione che deve essere vaccinata per garantire la protezione di quella quota che invece non si può vaccinare –”bisognerebbe arrivare almeno al 90% se non addirittura al 95%. Più cresce il numero medio di individui che un infetto può contagiare (R0), più cresce la percentuale dell’immunità di gregge”. Tuttavia, l’80% dei vaccinati costituisce “uno scudo importante rispetto ai rischi di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva”.
Sui vaccini mRna Pfizer e Moderna per gli under 12, in fase avanzata di sperimentazione, Laurenti afferma: “I primissimi dati scientifici sono promettenti ma devono essere consolidati; bisogna attenersi al parere delle agenzie regolatorie che valutano la documentazione man mano prodotta durante le sperimentazioni cliniche. Ricordo però che noi già vacciniamo i bambini di due mesi contro 10 malattie infettive senza conseguenze sanitarie gravi e che dall’epidemia di morbillo del 2017 siamo usciti grazie all’obbligo vaccinale”. E sull’ipotesi di una terza dose, “è plausibile per i pazienti fragili: immunodepressi, oncologici e trapiantati perché hanno una risposta immunitaria meno potente, e poi per un decadimento naturale della presenza di anticorpi, anche per gli anziani. Per gli operatori sanitari potrà essere necessario un richiamo”, ma “sono questioni che si chiariranno in questi mesi: tra fine anno e inizio 2022 saremo in grado di condividere evidenze forti al riguardo”.

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