Coronavirus Covid-19: Micucci (Amref), “se l’Africa rimane indietro sul fronte dei vaccini, diventa più difficile controllare la trasmissione” della malattia

La corsa contro il tempo per la vaccinazione contro il Covid-19 rischia di essere compromessa da campagne vaccinali che nel mondo procedono a rilento e in modo disomogeneo. La comunità scientifica e l’Oms si dicono preoccupate per l’Africa e il rischio di aumento e moltiplicazione delle varianti del virus. Lo ricorda Amref, che con la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Un vaccino per il bene di tutti” vuole contribuire all’accesso alle vaccinazioni anti Covid-19 in Kenya, Uganda, Zambia e Malawi. Da oggi al 26 settembre si potrà sostenere la campagna chiamando da rete fissa o inviando un sms solidale al numero 45583.
L’Africa è in fondo alla classifica dei Continenti, per popolazione vaccinata: circa il 2,7% la percentuale di persone vaccinate con due dosi. “L’Oms si dice preoccupata: oltre il 70% dei Paesi africani non raggiungerà l’obiettivo che ci si era dati, arrivare a settembre 2021 con il 10% della popolazione vaccinata. Ai ritmi attuali per raggiungere il 60% della popolazione l’Africa impiegherà oltre tre anni. Infatti, secondo una recente stima, solo 6 Paesi africani su 54, nel 2023, avranno raggiunto un’ampia copertura vaccinale”, evidenzia Amref.
“Se l’Africa rimane indietro sul fronte dei vaccini, c’è il rischio che diventi più difficile controllare la trasmissione del virus e l’elevata possibilità che si sviluppino varianti in grado di compromettere l’efficacia dei vaccini – afferma Guglielmo Micucci, direttore di Amref Health Africa-Italia -. La comunità internazionale ha la responsabilità di affrontare queste disuguaglianze nella distribuzione, nella produzione, che generano povertà in salute. Dobbiamo formare il più in fretta possibile migliaia di operatori sanitari, affinché siano in grado di rassicurare la popolazione e abbattere l’esitazione vaccinale, gestire e amministrare le scorte di vaccini, somministrare le dosi in sicurezza”.
Dall’inizio della pandemia Amref ha raggiunto oltre un milione di persone, ha formato più di 100.000 operatori sanitari sulle misure di prevenzione e gestione del Covid-19 e ha fornito oltre 40mila dispositivi di protezione individuale. Ha equipaggiato i suoi Flying Doctors – “medici volanti” in servizio su piccoli aeroplani, per raggiungere le zone remote – dotandoli di capsule per il trasferimento dei malati più gravi.
Con la campagna “Un vaccino per il bene di tutti”, Amref intende rafforzare il suo impegno per un programma di vaccinazione di massa in quattro Paesi dell’Africa subsahariana. In Kenya saranno formati 1.500 operatori sanitari sulla gestione e somministrazione del vaccino, anche tramite una piattaforma che usa i cellulari. In Uganda 5,7 milioni di persone saranno raggiunte attraverso l’impegno di Amref a supporto della campagna vaccinale. Riceveranno sostegno oltre 1.200 strutture sanitarie in Kenya e Zambia e 6.000 operatori sanitari di comunità coinvolti e formati in Malawi.

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