Corpus Domini: card. Bassetti (Perugia-Città della Pieve), “non essere spettatori dell’Eucaristia”

“L’Eucaristia sta al vertice non solo della vita del cristiano, ma dell’universo intero, perché il sacrificio eucaristico comprende tutto”. Lo ha detto l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, nell’omelia della messa nella solennità del Corpus Domini, che ha celebrato ieri a Città della Pieve. Una celebrazione alla presenza dei ragazzi che hanno fatto la loro prima comunione e con lo svolgimento della processione del Santissimo Sacramento “seppur in forma ridotta e molto semplice”, come ha precisato l’arciprete e parroco della concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio, don Simone Sorbaioli, nel suo intervento introduttivo e di saluto al cardinale.
Nell’omelia, il cardinale ha richiamato i cristiani a “non essere spettatori dell’Eucaristia”, perché, ha evidenziato, “i fedeli sono troppo abituati ad assistere alla messa, ma bisogna fare il passo avanti nel partecipare, perché tutti hanno il loro compito, non di essere spettatori come se fossimo a teatro”. “Gesù si è offerto al Padre come vittima, sulla croce, per la nostra riconciliazione; ha versato il suo sangue perché fossimo purificati da tutti i nostri peccati. Per questo, nell’ultima cena, istituì l’Eucaristia, fonte e culmine di tutto il bene, di tutta la vita cristiana e di tutta la vita del mondo”.
Al termine della processione, il card. Bassetti ha ringraziato i pievesi per avergli “dato l’opportunità di fare quello che non ho potuto fare stamani a Perugia – ha detto –, perché in città sarebbe stato più complesso organizzare la processione del Corpus Domini nel rispetto delle vigenti norme sanitarie”. “Questa processione, da sempre molto partecipata e sentita, non è un fatto folcloristico, è Gesù che attraversa le nostre vie e benedice le nostre case, il nostro lavoro, i nostri ammalati, i nostri bambini. E noi abbiamo bisogno del pane dell’Eucaristia che ci sostiene nel non facile cammino della vita – ha concluso –. L’Eucaristia sia soprattutto cibo spirituale che appaga la vostra fame, il vostro desiderio di Dio e anche il desiderio di risolvere tutti quei problemi che sono legati alla vostra vita personale e all’umanità”.

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