Contraffazione alimentare: Coldiretti, emergenza Covid spinge a oltre 100 miliardi di euro il valore dei falsi Made in Italy nel mondo

“L’emergenza Covid con la frenata del commercio internazionale spinge a oltre 100 miliardi di euro il valore dei falsi Made in Italy nel mondo sottraendo risorse e opportunità di lavoro all’Italia”. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in relazione all’azione di contrasto svolta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli sull’aumento del rischio che falsi prodotti Made in Italy arrivino sule tavole dei consumatori internazionali a causa della crisi economica scatenata alla pandemia con un mercato del cibo tarocco che “prolifera nei momenti di difficoltà delle aziende italiane e ha già raggiunto valori preoccupanti”.
Per colpa del cosiddetto “italian sounding” nel mondo – stima Coldiretti – “più due prodotti agroalimentari Made in Italy su tre sono falsi senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese”. “Con la lotta al falso Made in Italy a tavola – evidenzia l’associazione – si possono creare ben 300mila posti di lavoro in Italia. Serve dunque una efficace azione di contrasto a livello internazionale ma anche un maggiore impegno nei negoziati di libero scambio dell’Unione europea per tutelare il Made in Italy”.
A taroccare il cibo italiano, spiega Coldiretti, sono soprattutto i Paesi emergenti o i più ricchi dalla Cina all’Australia, dal Sud America agli Stati Uniti e alla Russia. “La pretesa di chiamare con lo stesso nome prodotti profondamente diversi è – conclude Coldiretti – inaccettabile e rappresenta un inganno per i consumatori ed una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori”.

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